Tennis Regionale
Circoli
Tecnici
Classifiche
Tornei
Vetrina dei Circoli
Eventi
Tennis nel Mondo
Grande Slam
Coppa Davis
Classifiche
ATP WTA
Per Saperne di Più...
Un pò di Storia
Tecniche
Tattiche
Articoli
Glossario
Video
Links
|
TENNIS e TV


MAGGIO
2009 IL TENNIS ITALIANO E' IN ONDA!!
ANCHE SUL WEB
|
DICEMBRE
2008 IL TENNIS ITALIANO E' IN ONDA!! |
NOVEMBRE
2009
INDAGINE DELLA MAKNO
Boom
del tennis in televisione
GENNAIO
2005
GLI
ITALIANI VOGLIONO
PIU' TENNIS IN TV
L’articolo che segue è basato sull’ultima edizione
di “Sponsor Value”, una ricerca che fornisce alle aziende,
con cadenza quadrimestrale, una fotografia dettagliata del mercato degli
eventi e della sponsorizzazione sportiva in Italia, rilevando ed elaborando,
fra i vari aspetti, le frequenza e la modalità con cui gli appassionati
si informano sugli eventi sportivi. Il risultato della ricerca conferma
la forza del tennis e, dunque, quanto infondato e persino autolesionistico
sia l’ostracismo decretato nei suoi confronti dalla Rai, che al
nostro sport dedica soltanto sporadiche apparizioni sul canale sportivo
satellitare. Il tennis è al quarto posto nella classifica delle
discipline che gli italiani giudicano penalizzate dalla tv, e sono oltre
3 milioni le persone che vorrebbero vedere più tennis sui teleschermi
Da sempre il calcio
è lo sport più programmato in tv. Attualmente, il pallone,
giocato e chiaccherato, occupa oltre il 40% del palinsesto sulle reti
nazionali non a pagamento. Troppo o poco? StageUp.com, all’interno
della ricerca periodica Sponsor Value, ha chiesto agli italiani quali
eventi sportivi vorrebbero vedere nei programmi trasmessi dal piccolo
schermo. Risultato: 8,1 milioni di persone vorrebbero vedere ancora
più calcio, senza spendere di più oltre al canone, ma
una parte di essi, circa 20,9 milioni di persone, reclama spazio anche
per altre discipline. Si tratta di una fetta di mercato importante,
ancora poco esplorata, ma che dimostra di avere ampie potenzialità
di crescita. Lo conferma il successo di Sportitalia. L’emittente
lanciata dall’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar, partecipata
dalla rete tematica sportiva Eurosport, nei primi mesi di programmazione
ha raggiunto numeri importanti; si parla di 9 milioni di contatti settimanali
(cioè il numero di volte in cui una persona si è sintonizzata
sul canale) nonostante la limitata visibilità sul territorio.
E lo dimostra anche Sky, che ha puntato fortemente su basket e volley,
assicurandosi quest’anno i due massimi campionati italiani in
esclusiva e mettendo in campo l’alta professionalità delle
sue riprese e dei suoi commentatori. La tv a pagamento controllata dal
magnate australiano con passaporto statunitense Rupert Murdoch ha superato
3 milioni di abbonati, rispettando le aspettative iniziali.
Tra gli sport che gli italiani vorrebbero vedere di più in televisione
prevale il volley. Con oltre 10 milioni di persone (circa il 25,8% degli
italiani) questa disciplina capeggia la classifica dei desiderata. Le
preferenze si suddividono un po’ per tutti gli eventi che caratterizzano
la pallacanestro: l’8% chiede più spazio per il Campionato
Maschile di Serie A1; il 7,7% per quello Femminile di Serie A1, il 3,6%
per la Nazionale Maschile e sempre il 3,6% per quella Femminile. Segue
il basket, con oltre 4,7 milioni di connazionali concentrati sul Campionato
Maschile di Serie A e sul torneo professionistico statunitense Nba.
In generale, si rileva l’esigenza di una maggiore diversificazione
dell’offerta televisiva sportiva sulle reti non a pagamento, se
si considera che altre tre discipline superano i due milioni di preferenze,
in particolare, si tratta di atletica, tennis e nuoto che, dimostrano
di avere un alto potenziale di pubblico, assolutamente non appagato
dall’offerta. I dati, quindi, suggeriscono ai principali gruppi
televisivi – Rai, Mediaset e La7 – una strada da perocrrere
con maggiori investimenti e spirito imprenditoriale.
Gli sport che vogliamo vedere nelle nostre TV
1 Volley 25,8 %
10.040.566
2 Basket 12,2 % 4.743.940
3 Atletica 9,7 % 3.762.166
4 Tennis 8,2 % 3.187.206
5 Nuoto 6,1 % 2.372.338
Base : Popolazione
14-64 anni; rilevazione ottobre 2004
Fonte Sponsor Value di “StageUp.com”
Daniele Cencioni
da "Mezzominuto"
GRAZIE
AGLI AFICIONADOS
IL TENNIS STA TORNANDO IN TV
VEN 25/04/2003 Ogni primavera, quando il tennis esce dai palazzi dello
sport per vivere la sua vita “naturale”, all’aria
aperta, e cominciano i grandi tornei europei, il grosso pubblico torna
ad avvertire il fascino del Gioco e ad avere fame di spettacolo. Proprio
per questo, però, la primavera è anche la stagione in
cui la massa degli aficionados riscopre l’ostracismo decretato
dai grandi network televisivi al tennis, ghettizzato sui canali satellitari
monotematici e dimenticato dalla tv in chiaro. Ecco perché, da
qualche anno, nel tennis “primavera” è sinonimo di
“polemica”: perché sono milioni le persone che si
arrabbiano vedendosi negare un trattamento televisivo almeno uguale
a quello di cui godono discipline con meno praticanti e meno appassionati.
Molti di questi amanti delusi sfogano la propria amarezza con la Federtennis,
ci pregano di protestare o ci accusano di non far sentire alla Rai la
nostra voce. A parte il fatto che la nostra voce in Rai la conoscono
non bene, ma benissimo, mi sembra che impostare il problema in questi
termini non porti da nessuna parte e possa anzi addirittura spingerci
a imboccare il tunnel di una polemica da cui – per quanto le ragioni
siano tutte dalla parte della FIT, e con solare evidenza – usciremmo
sconfitti noi, la tv, gli appassionati e, in definitiva, il tennis.
Bisogna dunque pensare positivo, cominciando con il non nasconderci
il fatto che il tennis – uno sport che si sa quando comincia ma
non quando finisce - pone problemi oggettivi alle tv generaliste e ai
loro rigidi palinsesti, dettati dagli obiettivi di audience fissati
dai veri padroni del vapore, i pubblicitari (il dibattito su questo
punto è già aperto in seno allo stesso movimento tennistico,
ma ci vorrà tempo per trovare una sintesi ai due corni del dilemma:
è blasfemo o sacrosanto cambiare una liturgia risalente a quasi
150 anni fa?). Dobbiamo insomma prendere atto che sarebbe follia inseguire
un ritorno ai fasti degli anni ’70.
Per cui: quali obiettivi è realistico porsi in una situazione
del genere? A me sembra che la FIT abbia già tutelato nel migliore
dei modi possibili la visibilità dell’unico grande evento
di cui detiene i diritti, gli Internazionali d’Italia, prendendo
l’iniziativa di interrompere il rapporto con la Rai – che
non poteva o non voleva rispettare i contratti in essere – e accordandosi
con una rete giovane e dinamica come La7. I momenti-clou degli Internazionali
2003 - la prima semifinale e la finale dei due tornei di singolare,
il 10-11 maggio in campo maschile e il 17-18 maggio in campo femminile
- saranno dunque trasmessi in chiaro e in diretta. A questa programmazione
La7 affiancherà sia una trasmissione quotidiana interamente dedicata
al torneo e ricca di highlights sia ampi spazi d’informazione
nei suoi notiziari. Abbiamo insomma fatto un grosso passo avanti, e
senza bisogno di strepitare o di azzuffarci con qualcuno.
Adesso si tratta di migliorare anche la visibilità degli altri
eventi, in particolare di quelli che riguardano il tennis italiano ma
i cui diritti non appartengono alla FIT bensì alla ITF, la Federazione
Internazionale: gli incontri delle nostre Nazionali maggiori in Coppa
Davis e in Fed Cup.
Il recente confronto di Davis a Marrakesh fra Marocco e Italia, in realtà,
ha avuto copertura totale su RaiSportSat, nel rispetto del contratto
fra Rai e ITF e di un pubblico che, stando alle stime elaborate a Saxa
Rubra sulla base dei rilevamenti AudiSat, si è aggirato per tutti
e tre i giorni fra i 600.000 e gli 800.000 telespettatori, cioè
circa il 15 per cento di coloro che nel nostro Paese possiedono una
parabola per captare i segnali satellitari. Un’audience clamorosamente
elevata e con tutta evidenza molto appetibile per i pubblicitari, i
quali sono sempre più alla ricerca di media che permettano di
calibrare la comunicazione su target ben precisi: e quale target è
più individuabile di quello che segue con passione quattro-sei
ore consecutive di un unico spettacolo sportivo?
Queste audience e questa appetibilità possono esercitare una
pressione molto più efficace di qualsiasi pugno battuto sul tavolo
o di qualsiasi invettiva veicolata dai giornali. Il tennis è
forte in sé, e si tratta soltanto di dimostrarlo – noi
allacciando contatti con la gente giusta e voi appassionati agendo sul
telecomando – a chi i palinsesti li decide nell’interesse
dell’azienda per cui lavora e non in base a criteri, diciamo così,
“personali”.
Se saremo capaci di questo, tutti insieme, vedrete che presto non accadrà
più che la Rai da un lato si compiaccia per i risultati della
Coppa Davis e dall’altro non riesca a trovare più di qualche
misero buchetto fra una partita di biliardo e una kermesse paesana per
farci assistere all’esordio stagione di una delle più forti
squadre Nazionali che lo sport italiano possa vantare, quella di Fed
Cup, terza al mondo nel 2002. E vedrete pure che, non appena tornerà
a inseguire traguardi più prestigiosi, la squadra azzurra di
Coppa Davis si riaffaccerà anche sugli schermi di chi la parabola
ancora non ce l’ha.
IL
TENNIS TORNA IN TV
MA GUIDO ODDO E´ LONTANO
LUN 14/10/2002 Dopo un periodo di parziale oscuramento, per il nostro
tennis qualcosa si muove anche sul fronte televisivo. Grazie a Stream,
nei mesi scorsi i tornei italiani da 50.000 dollari dellITF Womens
Tour (il cosiddetto circuito nel circuito) hanno avuto una
buona copertura. Dopo averlo parzialmente riscoperto durante Wimbledon,
Mediaset sembra adesso annusare con ghiotta curiosità lo sport
della racchetta. Telecom Italia, che ne ha acquisito i diritti nellambito
dellaccordo siglato con la FIT, garantirà agli Internazionali
dItalia il massimo della visibilità in chiaro, magari attraverso
la controllata La 7. E infine Paolo Francia, direttore di
RaiSport, ha proprio di recente assicurato al presidente Binaghi che
farà tutto il possibile per riservare al tennis un trattamento
adeguato alla sua popolarità sia sul canale sportivo satellitare
della Rai sia sulle più esigenti reti terrestri. Una prima occasione
potrebbe essere offerta dalla semifinale di Fed Cup che le nostre formidabili
ragazze disputeranno a fine ottobre con lobiettivo di qualificarsi
alla sfida che assegnerà il titolo mondiale per squadre nazionali.
Lopera di rinnovamento intrapresa dalla FIT sta insomma dando
i suoi frutti anche in campo televisivo, cioè là dove
negli anni bui più ripida era stata la china. Intendiamoci, a
dispetto del suo intrinseco appeal, il tennis rimane uno sport difficile
da inserire nei rigidi palinsesti delle tv doggi. Le partite non
hanno una durata predefinita, e questo spaventa i direttori di rete.
Però nel recente passato era sicuramente venuta a mancare anche
un po di convinzione nel proporre idee e collaborazione per risolvere
questo problema, e al tempo stesso non tutto lambiente aveva afferrato
che la tv satellitare può dare alla comunicazione tennistica
un notevolissimo valore aggiunto grazie ai cinque milioni di parabole
ormai installate in Italia.
Certo, il mondo è cambiato davvero tanto, almeno in certe cose.
Ieri mi è capitato di prendere in mano la collezione 1982 di
Match Ball, un quindicinale ormai defunto, e di trovarci,
guarda caso, uninchiesta sui motivi del calo di pubblico pagante
registrato nei tornei italiani. Due le cause indicate quasi allunanimità
dagli intervistati: a) la mancanza di giocatori italiani di vertice;
b) il troppo tennis in tv. Sì, sì: proprio così
Cito alla rinfusa alcune dichiarazioni. Carlo Della Vida: La televisione
trasmette troppo tennis. Sergio Palmieri: In Italia cè
quasi uninflazione di tennis per tv. Cino Marchese: Il
secondo motivo per cui il pubblico non reagisce più in maniera
positiva è dovuto alla televisione, un prezzo che lorganizzatore
deve pagare. Franco Daniele (La Gazzetta dello Sport): Il
pubblico è stato maleducato dalla televisione che propone sempre
e solo i grossi nomi del tennis incessantemente. Guido Oddo (telecronista
Rai): La colpa è anche della televisione che, a forza di
sentirsi dire che non si trasmetteva mai il tennis, è andata
a finire che ne dà troppo.
Incredibile, ma vero
Ah, che bello se il vecchio Guido potesse
trovarsi a ripetere, fra un paio di anni, questa stessa autolesionistica
giaculatoria!
LA TV ITALIANA È "ALLERGICA" ALLA RACCHETTA
E' opinione
comune che in Italia "Sport" è sinonimo di Calcio, ma non va dimenticato
che esiste un consistente numero di italiani che seguono (...magari
insieme al calcio) anche altre discipline sportive. E' il caso del Tennis
dove molti appassionati preferiscono un "ace" di Sampras nella storica
cornice di Wimbledon ad una punizione di Baggio o di Totti.
Le nostre Televisioni non considerano assolutamente questo fatto e nella
programmazione dei loro palinsesti, le partite di Tennis sono diventate
rarissime...quasi fossero pepite d'oro di inestimabile valore!! Così
gli italiani appassionati di Tennis, per godersi comodamente da casa
le gesta di Agassi & Co., sono costretti a pagare carissimi canoni di
abbonamento e ad installare "kit" satellitari (...altrettanto costosi!!)
capaci di captare i canali televisivi stranieri nei quali il Tennis....di
certo non manca!! Lo spazio che viene concesso dalla RAI al Tennis è
veramente scarso (anche se bisogna riconoscerle il merito di aver sempre
seguito la Coppa Davis in questi anni...ma cosa succederà adesso che
siamo retrocessi??!!). Inoltre, capita spesso che le poche partite trasmesse
"in chiaro" vengano interrotte (...magari sul 5-4 del set decisivo!!)
per lasciare spazio ad una tappa del Giro di Italia o, ancor peggio,
ad una trasmissione sulla Serie "C" del Campionato di Calcio.
A giustificare tutto ciò, la tesi della "lunghezza" delle partite di
Tennis che, non avendo una durata precisa, rendono difficile qualsiasi
programmazione. E' vero!! Un "match" di Tennis di cinque set può durare
anche tre o quattro ore, ma è altrettanto vero che hanno la stessa durata
anche le "Maratone" del pallone durante i giorni dedicati alle coppe
europee:...quattro o cinque squadre giocano una dopo l'altra... e tutte
le partite vengono tranquillamente trasmesse!!
Auspichiamo, dunque, che quanti hanno la grossa responsabilità di lavorare
al rilancio del Tennis nel nostro Paese, tengano conto di questa situazione
ed adottino soluzioni adeguate a far sì che le Televisioni italiane
si impegnino maggiormente nella realizzazione e nella messa in onda
di telecronache, servizi, programmi specializzati, trasmissioni finalizzate
ai giovanissimi, ecc....insomma che si veda e si parli di Tennis alla
TV !!
Anche perché riteniamo che se sugli schermi televisivi - senza nulla
togliere al Calcio ed agli Sports che vanno per la maggiore - si dedicasse
più spazio ai "diritti", ai "rovesci" ed alle "voleè" dei grandi Campioni
dei Circuiti Professionistici, molti bambini potrebbero restarne "affascinati"
e di conseguenza avvicinarsi al Tennis e magari, con un po' di fortuna,
potrebbe emergere un "Alberto Tomba", un "Roberto Baggio" o un "Marco
Pantani"....della racchetta!!
di Monica
Lippolis
Il Tennis
in T.V. nel 2003
Anche quest'anno
STREAM darà una grande attenzione al Tennis
seguendo tutti i nove tornei denominati Masters Series.
Si comincerà con Indian Wells (11 marzo) e di seguito con Miami
(18-31 marzo), Montecarlo (15-21 aprile), Roma (6-12 maggio), Amburgo
(13-19 maggio), Toronto (29 luglio-4 agosto), Cincinnati (5-11 agosto),
Stoccarda (14-20 ottobre), Parigi 28 ottobre-3 novembre ed infine la
Tennis Masters Cup di Shanghai in China (11-17 novembre).
Se questo
non bastasse, dopo una lunga trattativa, STREAM trasmettera anche
questanno Wimbledon in esclusiva, oltre al Torneo Femminile di
Roma e ad altri Tornei minori.
Il commento
dei Tornei sarà affidato al bravissimo Angelo Mangiante che verrà
affiancato molto probabilmente da Paolo Bertolucci, Nicola Pietrangeli
e Lea Pericoli.
Grande sforzo del canale anche sotto il profilo tecnico con la possibilita
di scegliere quale campo seguire durante il torneo di Wimbledon e durante
il periodo di sovrapposizione di date tra il Torneo Maschile di Amburgo
e quello Femminile di Roma.
Verra sfruttata la modalita a mosaico che divide
lo schermo in piu finestre selezionabili attraverso il telecomando
del ricevitore satellitare: metodo gia usato per altri eventi
sportivi e per "l Grande Fratello".
TELEPIU
metterà in campo la collaudatissima ed imbattibile coppia Gianni
Clerici e Rino Tommasi che assieme ai loro collaboratori, trasmetterà
gli Australian Open, il Roland Garros e gli
U.S. Open dal primo allultimo punto.
Da sottolineare
che nel pacchetto Basic sia di TELEPIU
che di STREAM e' compreso l'accesso a EUROSPORT che
offrirà oltre ad Australian Open, Roland Garros
e U.S. Open anche tutti i migliori Tornei del Circuito Femminile
W.T.A. con commento in italiano.
Chi invece
non avesse intenzione di fare abbonamenti a T.V. a pagamento potrà,
con una spesa intorno al centinaio di euro dotarsi di un semplice impianto
satellitare analogico con il quale riceverà gratuitamente EUROSPORT
con il commento in inglese ed altri canali come per esempio quelli tedeschi
SAT1 e DSF che trasmettono alcuni Tornei che si svolgono in Germania,
la Davis della squadra tedesca e sprazzi di Wimbledon.
La Rai,
anzi Rai Sport Sat, pur avendo i diritti di importanti Tornei
come Roma e Parigi e di quelli della Coppa Davis, li trascura inspiegabilmente
come è successo nel caso dellemozionante Finale di Davis
tra Australia e Francia dove non si è visto neanche un 15
ed in contemporanea è stato trasmesso il challenger
di Basiglio:
interessante torneo, ma di tuttaltro livello!!!
Per essere
sempre aggiornati sul tennis in TV vi consiglio anche la sezione dei
programmi proposta da www.videoarc.net oppure www.eurotv.com
mentre, per chi volesse scambiare opinioni a riguardo,il forum di www.rinotommasi.com
(sezione Sport in TV)
Per
conoscere in dettaglio i programmi previsti dalle reti TV, si possono
visitare le pagine sul web dei siti creati dalle emittenti.
· il sito di STREAM
· il sito di EUROSPORT
· il sito di DSF
· il sito di TELEPIU'
|