DIEGO
NARGISO
E'
nato a Napoli il 15 marzo 1970, è professionista dal 1987. A 17
anni ha conquistato il titolo di Wimbledon juniores, unico italiano
nella storia del tennis ad esserci riuscito. Nel febbraio '88, non
ancora diciottenne, ha esordito in Coppa Davis contro l'Israele.
E' il tennista italiano che ha vestito più volte la maglia azzura
negli ultimi dieci anni. Con l'Italia ha ottenuto le semifinali
di Davis nel '96 e nel '97.
Nell'Atp Tour vanta la finale ottenuta a Bordeaux nel '93 e prestigiose
semifinali a Rotterdam, Marsiglia, Londra, Copenaghen e Brsbane.
Nei tornei del Grande Slam ha ottenuto il terzo turno a Wimbledon
e a Flushing Meadows nell'88.
In doppio è da anni il miglior giocatore d'Italia e in carriera
ha conquistato tre successi e tredici finali nel circuito dell'Atp
Tour. Nella classifica mondiale è salito fino al 67° posto nell'autunno
'88 mentre in doppio è arrivato al n. 25 nel '90. Ha partecipato
a tre Olimpiadi, Seul '88, Barcellona '92 e Atlanta '96. E' stato
campione italiano assoluto nel '96.
Nel '97 ha risalito prepotentemente le classifiche mondiali, tornando
al successo nel torneo di Olbia e arrivando nei quarti di finale
agli Internazionali di Ostrava dove ha battuto il ceko Petr Korda.

Del
01/10/2000
Nargiso in finale
Diego Nargiso, napoletano, n.249 dell’Atp, a trent’anni raggiunge
la sua seconda finale in un torneo del circuito maggiore, dopo
quella di Bordeaux del ’93, nella quale perse contro Bruguera.
In semifinale, proseguendo un cammino vincente, sostenuto da una
forma davvero invidiabile, ha eliminato in un’ora e trentasei
minuti di gioco e in soli due set (6-4 6-4) il due volte vincitore
del torneo del Roland Garros, lo spagnolo Sergi Bruguera, già
n.3 delle graduatorie mondiali ed uno dei più straordinari interpreti
del tennis sulla terra battuta.
Nella finale dei 49esimi Campionati di Sicilia-Freedomland Cup (375
mila dollari, terra battuta), sarà tra il napoletano e il belga
Oliver Rochus, 19 anni, di Namur, che ha battuto il fratello Cristophe,
21 anni e meglio classificato nel ranking dell’Atp (76 contro 104
di Oliver).
Nargiso,
ha giocato contro lo spagnolo la sua ennesima straordinaria
partita di questo torneo. Niente errori gratuiti a valanga
da fondo campo, come era solito fare e grande concentrazione
nel gestire il match. Ha sempre comandato il gioco ed ha tenuto
il suo servizio in tutti i turni di battuta, tranne una sola
volta nel primo set, ma poi ha risolto tutto togliendo due
volte il servizio all’avversario.
La tattica
aggressiva ha avuto il sopravvento e Nargiso raccoglie a
30 anni un risultato di prestigio, fortemente voluto dai
2000 spettatori che lo hanno sostenuto per tutto l’incontro.
Dopo il rumeno Voinea, il napoletano durante il torneo ha
fatto fuori tre spagnoli; nell’ordine: Clavet, Martin ed
oggi il più forte di loro, Bruguera, che vale più del n.107
attuale nel ranking Atp.
In questo
torneo, l’ultimo italiano prima di Nargiso ad approdare
in finale, era stato il bolognese Paolo Canè sconfitto nel
1989 dall’argentino Guillermo Perez Roldan.
Risultati:
Diego Nargiso (Ita) b. Sergi Bruguera (Spa) 6-4 6-4, Oliver
Rochus (Bel) b. Cristophe Rochus (Bel) 7-5 6-4
Stagione
atipica per il mancino napoletano, che dopo un lungo periodo
di esclusiva dedizione al doppio, torna a collezionare risultati
in singolare, raggiungendo a San Marino una semifinale dopo
sei anni (Ostrava '94) e a Palermo una finale dopo 7 anni
(Bordeaux '93). Con i punti conquistati in Sicilia guadagna
100 posizioni in classifica, passando dal n. 249 al n. 149.
Nel 2000 vince anche a Maiorca (in coppia con il francese
Llodra) il quinto titolo di doppio della carriera.
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