I campioni insegnano. Prima
di giocare, va trovata la giusta sensibilità tra mano e racchetta.
Bastano 600 secondi
Difficile che i campioni, e i loro allenatori,
sbaglino qualcosa nella preparazione della partita, nella costruzione
del gioco, nel migliorare i colpi. Ogni aspetto è curato
nei più piccoli particolari. Grandi sedute d'allenamento,
in palestra e in campo. Ma anche momenti flash di sensibilizzazione
fra il giocatore e la sua fedele compagna: la racchetta.
Sembrerà banale, ma bastano dieci minuti, prima di sfidare
l'avversario, prima di iniziare un duro allenamento o più
semplicemente prima di concedersi un'ora di palleggio con l'amico,
per stabilire il giusto feeling con la racchetta. Per - come dicono
i tennisti più esperti - sentire la palla.
Attenzione, non sono i classici preliminari di riscaldamento che
precedono la partita, sono minuti che ... vengono ancora prima;
i campioni lo fanno quasi tutte le mattine prima di iniziare l'allenamento
ed entrare in sintonia con il loro strumento di lavoro.
Bisogna naturalmente essere almeno in due. Il ritmo deve essere
sempre blandissimo, dovete avere la sensazione di giocare quasi
al rallentatore, anche se il gesto che andrete ad eseguire deve
essere il più completo possibile (posizione di attesa, preparazione,
impatto e finale di movimento).
Ecco i dieci minuti che cambieranno il vostro gioco. Via al cronometro.
Primi due minuti: movimenti a vuoto
Non abbiate timore di sembrare goffi e ridicoli. Impugnate la
racchetta e immaginate mentalmente di eseguire una sequenza di
colpi (battuta, diritto, rovescio, volée, smash) rigorosamente
a vuoto e con la massima calma. Nessun gesto deve essere strappato,
nervoso, troppo rapido.
Terzo e quarto minuto: palleggio a metà
campo
A questo punto si prendono le pallini e ci si piazza coi piedi
sulla linea di battuta (dunque non quella di fondo campo bensì
la riga entro la quale va fatta rimbalzare la palla durante l'esecuzione
della battuta). Iniziate così un palleggio a metà
campo, facendo rimbalzare sempre la pallina, al ritmo più
lento che riuscite ad impostare, con movimenti fluidi e completi,
come se vi trovaste a fondo campo. In questi due minuti non bisogna
sbagliare mai. Se sbagliate, vuole dire che state tirando troppo
forte.
Quinto e sesto minuto: uno a rete e uno a metà
Uno rimane sulla linea di battuta, l'altro si porta in prossimità
della rete. A questo punto uno cerca di colpire la pallina sempre
al volo e l'altro invece (quello sulla linea di battuta) deve
farla sempre rimbalzare. Un minuto a testa.
Settimo e ottavo minuto: solo al volo
Dalla linea di battuta fate entrambi qualche passo in avanti,
verso la rete e da quella posizione iniziate a palleggiare giocando
sempre al volo la pallina. Senza fretta, senza potenza, cercando
solo di non fare mai rimbalzare la palla.
Nono e decimo minuto: battuta e risposta
Un minuto a testa per provare la battuta o, viceversa, la risposta.
Il riferimento, ancora una volta, è la linea di battuta.
Cercate di eseguire il servizio a velocità zero ma nel
giusto rettangolo di battuta. Il compagno dovrà rispondere
con altrettanta lentezza e da quel momento tutto è ammesso,
colpi a rimbalzo o al volo, ma sempre nel rispetto dell'esecuzione
e non nel desiderio del punto. Adesso siete pronti a fare sfoggio
del vostro miglior tennis. La racchetta è dalla vostra
parte.
di
Alberto Rosa
da Fitness Magazine Novembre 2000
POTENZA
ELETTRICA
L'energia elettrica fa il suo ingresso
ufficiale nel mondo delle racchette da tennis. A introdurre questa
nuova scoperta è la Head che lancia sul mercato
la linea Head Intelligence.
Sui quattro modelli della collezione sono stati in fatti inseriti,
all'altezza della diramazione del telaio, degli elementi in materiale
piezoelettrico che, diagrammi alla mano, trasformano l'energia
meccanica generata dall'impatto con la pallina in un impulso elettrico
in grado di aumentare l'irrigidimento del telaio al momento dell'impatto,
col conseguente aumento di velocità in uscita della palla.
In poche parole, dalla racchetta esce un colpo più potente.
Non è l'unica proprietà del materiale piezoelettrico,
denominato "Intellifiber". Poiché l'energia elettrica a
differenza di quella meccanica, non crea vibrazione, Head dichiara
per i modelli della linea Head Intelligence (si chiamano i.S12,
i.S6 Midplus e i.S6 Oversize) una ulteriore riduzione
del 20% del flusso vibratorio causato dall'impatto fra pallina
e racchetta. Nella versione i.S18 è stato addirittura
inserito un microchip all'interno del telaio per rendere ancora
più accentuate le caratteristiche di potenza e smorzamento
delle vibrazioni (meno 50%).
I prezzi sono di £.1.000.000 per la i.S18(euro 516,50),
£.700.000 per la i.S12(euro 361,55) e £.500.000
per la i.S6 (euro 258,25).
|